Se si parla di spese acquisto prima casa, in questo periodo storico che stiamo attraversando, è necessario quantificarle correttamente per ottenere la migliore soluzione sia a livello personale sia di investimento.
Prima di compiere però un passo così significativo, è opportuno fare correttamente i calcoli in modo da valutare esattamente quali sono le spese acquisto prima casa, che esulano dagli aspetti che tutti conosciamo come la scelta dei mobili e dei complementi di arredo.
Sono infatti da sostenere costi legati alle imposte dovute allo Stato, alla parcella del notaio e all’intermediario, che richiede una commissione pattuita al momento del ricevimento dell’incarico per il lavoro svolto.
In questo articolo analizzeremo nel dettaglio a cosa vanno incontro coloro che desiderano comprare una dimora principale, così da valutare quali fattori intervengono nell’esborso di denaro e come è possibile compiere un’operazione regolare ma anche conveniente dal punto di vista finanziario, utilizzando ad esempio i numerosi bonus fiscali messi a disposizione dal governo per fare fronte alla crisi del settore.
Come pianificare le spese acquisto prima casa
Il primo passo da compiere quando si desidera quantificare le spese acquisto prima casa è stabilire un budget all’interno del quale non rientra esclusivamente l’immobile, ma anche tutte le spese che gravitano intorno al suo possesso.
Solitamente queste si attestano attorno al 15-20%, con la possibilità di un netto aumento se si desidera compiere una consistente ristrutturazione interna che permetta una rimodulazione degli spazi in base alle proprie esigenze e un cambio dei serramenti e della pavimentazione.
Pianificare correttamente prima consente di non arrivare al termine dell’intera operazione con diverse parcelle da pagare senza poter far fronte alle spese, che devono essere fissate di comune accordo tra le parti prima che venga avviato l’intero iter e si metta in moto la macchina burocratica, edile e notarile.
Quali sono le spese notarili previste per acquisto prima casa
Le spese acquisto prima casa relative al notaio non sono fisse, ma dipendono da due variabili fondamentali che è bene tenere a mente quando si stabilisce un budget per l’acquisto dell’immobile.
Il primo è proprio il costo dello stesso, il secondo è l’importo del mutuo che si andrà a prendere per fare fronte all’impegno, per il quale si dovranno pagare le spese di istruttoria in base al tasso e alle condizioni attuali.
Su questo ammontare, viene calcolata una percentuale che è ovviamente più alta a crescere del totale.
Ad incidere, inoltre, è anche la zona all’interno della quale si muove il notaio, poiché eseguire un rogito in una città come Torino e Milano è diverso che farlo in un paese di provincia. Questo perché vengono stabilite parcelle diverse in relazione al costo dell’attività e alle tasse che a sua volta dovrà versare il notaio allo Stato in nome e per conto dell’acquirente, la famosa imposta di registro.
Importanti da valutare sono anche:
- l’imposta di registro che varia in relazione alla rendita catastale o al prezzo d’acquisto e se l’acquisto è come prima o seconda casa;
- l’imposta ipotecaria fissa dell’importo di 50 euro;
- l’imposta catastale fissa dell’importo di 50 euro.
Le imposte previste per l’acquisto prima casa
Riguardo le spese acquisto prima casa, le imposte che per legge è necessario pagare sono appunto quelle catastali e ipotecarie, che ammontano a 50 euro ognuna, una cifra piuttosto irrisoria rispetto a quella di registro, che invece consiste nel 2% del valore catastale.
Questo non è fisso ma dipende dalla rendita catastale, che viene moltiplicata per un coefficiente di 110 dopo essere stata rivalutata del 5%.
Per conoscere il valore di base dal quale partire è opportuno fare una visura catastale dell’immobile, che contenga tutti i dati essenziali alla sua identificazione all’interno dell’atto di compravendita.
Questa può essere scaricata online direttamente dal notaio, così che possegga tutti i riferimenti per individuare foglio, particella e subalterno e specificare metratura e vani.
Se l’acquisto dell’immobile avviene da una società costruttrice che ha eseguito i lavori da meno di 5 anni, l’acquisto sarà soggetto all’IVA, aggravando di un ulteriore costo.
Se l’acquisto è fatto con i benefici per l’acquisto prima casa, l’iva sarà ridotta al solo 4% con un’imposta di registro fissa di 200 euro, un’imposta ipotecaria fissa di 200 euro e un’imposta catastale fissa di 200 euro.
A questo proposito precisiamo, che è possibile acquistare un immobile con le agevolazioni prima casa solo se non si possiedono altre abitazioni in tutto il territorio nazionale, nemmeno pro quota acquistate con i benefici prima casa e si pone all’interno dell’immobile la propria residenza in un tempo di massimo di 18 mesi a partire dalla data del rogito e a patto che la categoria catastale non rientri tra le seguenti: A/1(abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville) e A/9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici).
Per un approfondimento vedi questo altro nostro articolo “Guida acquisto prima casa: tutto quello che devi sapere sul Bonus Casa 2021”
Inoltre, se si opta per una casa da ristrutturare, è opportuno tenere conto che sarà necessario pagare anche tutti gli importi relativi alle lavorazioni, comprese le pratiche catastali e urbanistiche nel caso di diversa distribuzione degli spazi.
È obbligatorio stipulare una polizza durante l’acquisto prima casa?
La risposta a questa domanda è affermativa se si decide di ricorrere a un mutuo per coprire le spese acquisto prima casa.
Questa deve coprire scoppio e incendio in base a una serie di parametri forniti dall’istituto erogante e che dipendono anche dall’importo richiesto.
Solitamente è la stessa banca che sottoscrive contestualmente la polizza, affidandosi a un istituto a propria scelta, ma il cliente può scegliere di richiedere ulteriori preventivi nel caso in cui la cifra apparisse eccessivamente alta o volesse affidarsi ad altre compagnie assicurative.
Se la casa viene invece comprata con mezzi propri, non sarà obbligatoria questa spesa anche se vivamente consigliata, poiché incidenti domestici possono accadere ed è bene essere tutelati per evitare di perdere parte dell’investimento fatto.
Come detrarre le spese sulla prima casa
Ad essere detraibili come spese acquisto prima casa sono tutte le imposte come l’IVA e quella di registro, così che sia possibile recuperare parte della somma a seguito della dichiarazione dei redditi.
Se poi si compra e a distanza di breve tempo si rivende l’immobile acquistandone uno nuovo, è possibile godere ancora delle agevolazioni sulla prima casa, usufruendo però di un credito d’imposta da sfruttare in futuro in detrazione IRPEF oppure per fare fronte a tributi derivanti da altre proprietà.
Per il mutuo, invece, è possibile arrivare a una detrazione di un massimo di 4000 euro, mentre in caso di cointestazione l’importo verrà suddiviso secondo le percentuali stabilite, solitamente previste per il 50% a persona che interviene nell’atto.
La soluzione? Affidarsi ai professionisti de Il Tuo Esperto Immobiliare
Se volete calcolare con precisione le spese acquisto prima casa, meglio affidarsi a dei professionisti come i consulenti de Il Tuo Esperto Immobiliare: sapremo guidarvi nel difficile percorso dell’acquisto della prima casa sotto ogni punto di vista!
La consulenza consente infatti di risparmiare sui costi, di essere seguiti da una rete di professionisti fidati e di vedere tutelati in tutti i propri interessi.
(fonte: https://www.iltuoespertoimmobiliare.it/2022/02/25/spese-acquisto-prima-casa-quali-sono/ )